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Come sta andando il mercato degli affitti per immobili ad uso abitativo a Brescia?

Evoluzione del mercato degli affitti Negli ultimi anni Brescia ha visto una crescita sia nella domanda di locazioni sia nel rialzo dei canoni. Diverse fonti riportano che, in alcune zone – soprattutto in centro e nelle aree più richieste – i canoni di affitto hanno subito un incremento percentuale che, in certi periodi, ha raggiunto valori intorno al 7–8% rispetto all’anno precedente. Questa dinamica si inserisce in un contesto di mercato dinamico, dove, se da un lato si osserva una ripresa nelle transazioni anche nel settore delle compravendite, dall’altro il mercato delle locazioni continua a subire pressioni dovute all’aumento della domanda e alle dinamiche legate all’ingresso di nuovi lavoratori provenienti da altre aree.

Percentuale degli affitti non pagati Per quanto riguarda la questione dei pagamenti in ritardo o degli affitti non versati, non sono disponibili dati estremamente specifici e aggiornati per Brescia. A livello nazionale, il tasso di morosità negli affitti residenziali tende a rimanere contenuto – generalmente nell’ordine di pochi punti percentuali (circa il 3–5%) – grazie a politiche di selezione più rigorose e alle garanzie (come cauzioni o fideiussioni) che accompagnano i contratti. In un mercato molto dinamico come quello bresciano, queste percentuali possono variare in funzione della situazione economica locale, ma la forte domanda contribuisce spesso a mantenere bassi tali indicatori.

Profilo degli affittuari e ragioni del no all’acquisto L’analisi del profilo degli inquilini mostra che, in zona urbana, la maggior parte degli affittuari è costituita da giovani lavoratori, studenti e coppie senza figli. Questi soggetti cercano soluzioni abitative che garantiscano una maggiore flessibilità e non richiedano l’impegno finanziario a lungo termine tipico dell’acquisto di una casa. Nei centri cittadini, inoltre, si evidenzia una presenza marcata di lavoratori in mobilità, spesso provenienti da altre regioni, che optano per il canone d’affitto per evitare il peso di un investimento immobiliare, che in un mercato con prezzi in costante crescita risulta particolarmente oneroso. Le barriere all’accesso al credito, unite a incertezze economiche e alla necessità di spostamenti per lavoro, spingono molti a preferire l’affitto anziché l’acquisto.

Rischi collegati alla locazione degli immobili Per il proprietario, concedere in affitto un immobile comporta una serie di rischi che vanno ben al di là del semplice inadempimento del pagamento del canone:

  • Insolvenza e morosità: Il rischio principale resta quello dell’inadempienza del locatario, che può tradursi in ritardi o mancato pagamento degli affitti. Sebbene le garanzie contrattuali (cauzioni, fideiussioni) possano mitigare l’impatto, questi eventi possono richiedere azioni legali e comportare notevoli disagi economici.
  • Danni all’immobile: Un’altra criticità riguarda i danni, sia accidentali che derivanti da una manutenzione trascurata o dall’uso improprio, che possono culminare in danni strutturali o in vizi edili. Questi problemi, in casi estremi, possono coinvolgere non solo riparazioni estetiche, ma anche rischi per la sicurezza dell’immobile, con costi elevati per il ripristino della struttura.
  • Mancato pagamento delle spese condominiali: Infine, vi è il potenziale rischio legato al mancato saldo delle spese condominiali da parte dell’inquilino, situazione che può generare contenziosi e, dopo iter legali, addirittura l’adesione a registri di pignoramento, con ripercussioni sia per il proprietario sia per il condominio. Fonti specialistiche hanno evidenziato come questo aspetto possa rappresentare una problematica concreta se non gestita con attenzione.

Gestione e mitigazione dei rischi Per affrontare tali rischi, è fondamentale per i proprietari adottare misure preventive e una gestione attenta del rapporto contrattuale. Tra le strategie consigliate rientrano:

  • Una rigorosa selezione degli inquilini, verificando la solvibilità e il passato finanziario.
  • L’inclusione di clausole chiare nei contratti di locazione che prevedano garanzie aggiuntive (es. fidejussioni, cauzioni, assicurazioni specifiche).
  • Un monitoraggio costante della situazione condominiale, per intervenire tempestivamente nel caso di inadempienze relative alle spese comuni.

Queste misure possono contribuire a ridurre notevolmente l’incidenza dei rischi, tutelando l’investimento immobiliare e garantendo una maggiore stabilità economica al proprietario.

In conclusione, il mercato degli affitti a Brescia si caratterizza per un aumento dei canoni in linea con una domanda in crescita, prevalentemente da parte di giovani lavoratori e soggetti in cerca di flessibilità abitativa. La scelta di affittare anziché comprare è motivata da barriere economiche e dalla necessità di evitare ingenti impegni finanziari, mentre i principali rischi per il proprietario – dalla morosità ai danni strutturali fino al mancato pagamento delle spese condominiali – possono essere gestiti efficacemente tramite una selezione accurata del locatario e clausole contrattuali ben definite.

Fonti: Giornale di Brescia, Bresciaoggi, Bresciatoday, maggio 2025